11. Fare la spesa - Ripasso e ampliamento

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- Buongiorno! Che giornata! Per arrivare fin qui ho dovuto passare da tutte le bancarelle del mercato. 

+ Buon giorno! Sì, mi dispiace, il venerdì c'è il mercato all'aperto ed è tutto un caos.

- Mamma mia!

+ Mi dispiace. Comunque, cosa desidera?

- Vorrei due etti di mortadella, un etto di speck, una mozzarella intera, mezzo chilo di bocconcini e un quarto di ciliegine di buffala. 

+ Perfetto. Ha ospiti stasera? 

-Eh, sì, vedo che ha indovinato. 

+ Le consiglio di prendere anche la ricotta, è appena arrivata. Ne vuole un po'?

- Perché no? Ne prendo mezzo chilo.

- Ecco a Lei. 

+ Grazie. Non ho finito, però. Vorrei quattro panini e due vasetti di marmellata e una confezione di biscotti. 

- Ma rimangono a dormire, gli ospiti?

+ Non ne sono sicura, ma meglio provvedere...

- E certo. Non so se portarmi qualche lattina di birra. 

+ Ce l'ho in bottiglia, la birra. 

- Sì, ne vorrei due. Mi dia anche un pacchetto di spaghetti, una confezione di sugo e una scatoletta di tonno. 

+ Ecco a Lei. 

- Ah, dimenticavo. Mi dia anche mezzo chilo di formaggio grattugiato e una bottiglia d'olio. 

+ Sì. Altro?

- No credo di aver finito. Quant'è il tutto?

+ Sono 40 euro. 

- Non ho spiccioli, Le do una banconota da 50 euro. 

+ Non c'è problema. Il resto e grazie. 

- Grazie a Lei. Buona serata. 

+  Buona serata anche a Lei. 

 

 

 

PER COMUNICARE

Che cosa desidera?

Vorrei un chilo di mele.

Mi dà un pacco di biscotti.

Qualcos'altro? / Ancora qualcosa?

Nient'altro, grazie.

Quant'è? / Mi fa il conto, per favore

Attenzione!

Per chiedere una cosa in maniera gentile si usa vorrei (prima persona singolare del condizionale del verbo volere). Non si usa voglio (presente)

Voglio un chilo di pane > Vorrei un chilo di pane

 

GRAMMATICA

Il "ne" partitivo

Come abbiamo già visto, il pronome ne si riferisce a una parte di una certa quantità. Significa "di questo", "di questa", "di questi", "di queste".

+Vorrei delle bottiglie di birra

- Quante ne vuole? (ne = di bottiglie di birra)

+ Quante mele vuole?

- Ne vorrei mezzo chilo (ne = di mele)

Accordo del participio passato con il "ne".

Nel caso del pronome “ne” con valore partitivo, la concordanza del participio avviene con il sostantivo
a cui “ne” si riferisce

Esempi:

Quante bottiglie di birra hai comprato? 

Ne ho comprate tre. (il "ne" si riferisce a "birre" , femminile plurale)

Quanti biscotti hai comprato?

Ne ho comprati due pacchi. (In questo caso il participio concorda con "pacchi" , maschile plurale)

Quante mele hai comprato?

Ne ho comprati due chili? (in questo caso il ne concorda con "chili", maschile plurale)

Attenzione!

+ Vuoi le arance? 
– Sì, le voglio.
(vuol dire che voglio tutte le arance che ci sono qui)

+ Vuoi le arance? 
– Sì, ne vorrei tre.
(vuol dire che voglio solo una parte delle arance che ci sono qui)


Lo, la, li, le significano tutto.
Ne invece significa un po', ed è necessario specificare la quantità (tre, un chilo...).

La costruzione ce l'ho con il significato di possesso

Nella lingua parlata la particella “ci” si può usare insieme ai pronomi diretti lo, la, le, li e il verbo “avere”. In questo caso indica possesso, proprietà e si riferisce a una cosa, un oggetto già nominati prima.

Bisogna ricordare altre due particolarità quando usiamo questa costruzione:

  • Quando la particella “ci” viene messa prima dei pronomi diretti lo, la, le, li cambia la sua forma in “ce”;
  • I pronomi diretti “lo” e “la”, prima delle parole che cominciano per vocale oppure per h + vocale prendono l’apostrofo e diventano “l’”, per esempio: : Questo libro l’ho comprato io!

Esempi d’uso:

– Hai la macchina? – Sì, ce (=ci) l’ho (=la ho, la macchina).

Credevo di avere il portafoglio invece non ce l’ho (= non lo ho, il portafoglio).

A proposito di felicità… ce l’abbiamo (=la abbiamo), ce l’avete (= la avete). (“I dieci comandamenti”, Roberto Benigni)

– Chi ha le chiavi? – Ce le ho io.

-Hai i soldi? – No, non ce li ho.