1. Parlare di azioni abituali nel passato

Leggi i racconti che fanno alcuni studenti d'italiano sulla loro infanzia.

 

 


Laura

Ho tanti ricordi belli dell'infanzia, però i piú belli di tutti sono quelli legati alle estati al mare con mia nonna in luglio. Mia nonna ha un appartamento vicino alla spiaggia a Puerto de Santa María. Tutte le mattine mia nonna mi svegliava presto, anche se io volevo dormire di piú, lei mi svegliava e facevamo una passeggiata sulla spiagga quando non c'era nessuno. Dopo mezz'ora di passeggiata, ritornavamo a casa e facevamo colazione. Un'ora dopo, io ritornavo in spiagga con le mie amiche Ana e María, e giocavamo in mare o facevamo castello di sabbia sulla spiaggia. Quando ci stancavamo della spiagga, andavamo in piscina e facevamo un piccolo bagno, poi alle due ritornavamo a casa perché avevamo tanta fame. Normalmente mia nonna mi faceva la paella perché lei sapeva che a me piace tantissimo. Dopo pranzo e quando la cucina era pulita, mia nonna guardava la televisione mentre io dormivo un po'. Alle sei, le mie amiche mi chiamavano e andavamo di nuovo in piscina e facevamo un lungo bagno, giocavamo a carte o semplicemente parlavamo un po’ di tutto. Quando non faceva piú caldo, facevamo una passeggiata e gardavamo le bancarelle con le borsette, i braccialetti e gli orecchini. Alle nove e mezza, salutavo le mie amiche e ritornavo a casa per cenare. E quando mia nonna e io finivamo di mangiare, tutte le sere giocavamo al parchis, e quasi sempre vincevo io. Infine, alle unidci io andavo a dormire perché ero molto stanca dopo una giornata tanto intensa.

Irene

I miei ricordi di infanzia sono di solito associati a molti momenti felici passati con i miei genitori. Mio padre è un amante della natura e portava spesso me e i miei fratelli a fare lunghe passeggiate in montagna, dove ci insegnava i a riconoscere alberi e piante diversi. Con i miei cinque fratelli facevamo mille giochi diversi. Giocavamo a calcio, a nascondino e spesso la sera anche facevamo lunghe partite a scacchi. Mia madre è una grande cuoca. Ogni domenica preparava piatti diversi sempre buonissimi. Che bei ricordi!
Diego
Quando ero piccolo giocavo spesso da solo a casa perché ero figlio unico. Il fine settimana però veniva sempre qualche amichetto a giocare con me. Un brutto ricordo della mia infanzia è la scuola. Avevo una maestra molto severa. Avevo paura di lei. Ogni mattina facevo i capricci perché non volevo andare a scuola. L'incubo è durato solo un anno perché in seconda è arrivata una nuova maestra simpaticissima. Ci faceva giocare molto e non ci dava tanti compiti come l'altra. Devo ammettere che non mi piaceva studiare. Odiavo tutte le materie tranne la matematica. Ero molto bravo in matematica! E lo sono ancora. Sono professore di matematica!:)

PER COMUNICARE

Da piccolo vivevo in un'altra città

Giocavo con i miei compagni di classe / con i miei fratelli

Mi piaceva giocare a nascondino / a calcio / con le bambole / con i videogiochi

Ero bravo in storia / Non ero bravo in geografia

Andavo bene in matematica  / andavo male male in fisica

In estate andavamo sempre in montagna / in campagna / al mare / al paese di mio padre

GRAMMATICA

L'imperfetto

Per formare l'imperfetto si aggiunge -av ai verbi in -are, -ev ai verbi in -ere e -iv ai verbi in -ire.

VERBI IN -ARE

VERBI IN -ERE

VERBI IN -IRE

io mangi-

-av-

o

io prend-

-ev-

o

io dorm-

-iv-

o

tu mangi-

i

tu prend-

i

tu dorm

i

lui/lei/Lei mangi-

a

lui/lei/Lei prend-

a

lui/lei/Lei dorm-

a

noi mangi-

amo

noi prend-

amo

noi dorm-

amo

voi mangi-

ate

voi prend-

ate

voi dorm-

ate

loro mangi-

ano

loro prend-

ano

loro dorm-

ano


Uso dell'imperfetto

L'imperfetto si usa per indicare:

  • un'azione al passato non conclusa, nel suo svolgimento --> A quell'ora dormivo ancora...

  • un'azione ripetuta o abituale al passato --> Mattia giocava tutti i giorni a carte.

  • Due azioni contemporanee --> Mentre studiavo matematica, ascoltavo musica.

L'imperfetto si usa anche:

  • nelle descrizioni --> “Il cortile era tutto pavimentato”

  • nelle narrazioni --> “C'era una volta una bambina piccola che aveva una nonna malata...”

L'uso modale dell'imperfetto:

  • Per fare delle richieste in modo gentile: Desidera --> -Volevo una birra.

Fai attenzione!

Io giocavo / andavo (prima persona singolare dell'imperfetto finisce in "o")

Piacere all'imperfetto

mi piaceva la pasta / giocare (con il singolare o un infinito)

mi piacevano i videogiochi (con il plurale)

Esserci all'imperfetto

Al presente usiamo c'è + singolare e ci sono + plurale.

All'imperfetto usiamo c'era + singolare e c'erano + plurale

Alcuni verbi irregolari all'imperfetto

Essere Bere Dire Fare Porre Tradurre Trarre

ero

eri

era

eravamo

eravate

erano

bevevo

bevevi

beveva

bevevamo

bevevate

bevevano

dicevo

dicevi

diceva

dicevamo

dicevate

dicevano

facevo

facevi

faceva

facevamo

facevate

facevano

ponevo

ponevi

poneva

ponevamo

ponevate

ponevano

traducevo

traducevi

traduceva

traducevamo

traducevate

traducevano

traevo

traevi

traeva

traevamo

traevate

traevano

Prova rispondere a queste domande sulla tua infanzia

Dove vivevi?

Con chi giocavi?

Quali giochi ti piacevano di più?

Ti piaceva andare a scuola?

In quali materie andavi meglio?

In estate che cosa facevi?