Lezione 5

lloc: Cursos IOC - Batxillerat
Curs: Llengua estrangera Italià I (Bloc 1) ~ gener 2020
Llibre: Lezione 5
Imprès per: Usuari convidat
Data: dimarts, 7 de maig 2024, 05:05

1. Al bar

Guarda il video e prova a rispondere a queste domande:

Che cosa possiamo trovare in un bar?

Che cosa possiamo fare in un bar?

Consulta l'elenco di questo link. Sarà utile per memorizzare lessico nuovo e fare gli esercizi. Potrai anche sentire come si pronunciano le parole.

Due colleghi al bar

Marta: Sto per andare al bar. Giovanni, vuoi venire?

Giovanni: Sì, perfetto. Andiamo al bar?

Marta: A quale bar?

Giovanni: Andiamo al Bar Gino. Io ci vado spesso con i miei amici il venerdì sera dopo la partita di calcio. È un posto veramente carino ed economico.

Marta: Ah, io non ci sono mai stata. Andiamo!

Giovanni: Ci sediamo dentro o fuori?

Marta: Beh, ma fuori, no? È una giornata così bella. Dai!

Giovanni: Ok, ma all'ombra, al sole fa troppo caldo.

Camerire: Che cosa prendete da bere?

Marta: Io vorrei un cappuccino.

Cameriere: Desidera qualcosa da mangiare?

Marta: Sì, vorrei un saccottino alla crema, grazie.

Cameriere: E per il signore?

Giovanni: Anch'io prendo un cappuccino. Ci sono i cornetti?

Cameriere: Certo. Ne abbiamo di vari gusti: alla marmellata, alla crema e alla nutella.

Giovanni: Ne prendo uno alla crema, grazie.

....

Marta: Oggi offro io. Cameriere, ci può portare il conto, per favore?

Camerire: Arrivo subito! Allora, due cappuccini, un saccottino e un cornetto...sono 12 euro e 50 centesimi.

Marta: Ecco a Lei!

Cameriere: Ed ecco a Lei il resto: 2 euro e cinquanta.

Marta: Il resto è mancia. Grazie.

Cameriere: Grazie a Lei! E arrivederci!

Giovanni: La prossima volta offro io. Grazie!

Marta: Di niente!

PER COMUNICARE

Il camerire       

Che cosa desiderate?

Volete qualcosa da bere?

Volete qualcosa da mangiare?

Ecco a Lei il conto!

Ecco a voi il resto.

Il cliente

Vorrei...?

Da bere/ da mangiare vorrei..

Mi può portare il conto?

Ecco a Lei il conto!

Il resto è mancia.

GRAMMATICA

 Il "ci" locativo

Il pronome ci può sostituire un luogo.

+Vai spesso al bar a fare colazione?

- Sì, ci vado ogno mattina (ci= al bar)

Attenzione!

Ricorda che il pronome ci si usa per molte cose:

Pronome riflessivo


Ci svegliamo presto.
In discoteca ci divertiamo molto.

Pronome diretto (noi)

Mia mamma ci saluta sempre con un bacio la mattina (ci= noi - saluta noi)

Pronome indiretto (a noi)

Ci dai un consiglio? (ci= a noi - dai a noi)

Ci + essere (esserci) = esistere, essere presente

C’è un ristorante in questo paese? 

Ci sono molti studenti che però non studiano. 

Stare per + infinito

Stare per + infinito indica un'azione futura imminente.

Sto per andare al bar

“Essere sul punto di”, “essere in procinto di” + infinito possono essere usate al posto di “stare per”, anche se sono più eleganti e si usano meno nel linguaggio parlato.

Sono sul punto di cambiare lavoro = Sto per cambiare lavoro.

Sono in procinto di partire per un lungo viaggio = sto per partire per un lungo viaggio.

1.1. Prenotare un tavolo

È possibile prenotare un tavolo?

Ascolta e leggi il dialogo

+ Pronto! Ristorante Bacco, buongiorno.

- Buongiorno. Scusi, è possibile prenotare un tavolo per questa sera?

+ Per quante persone?

- Per due persone. Avete un tavolo all'aperto?

+ Sì, certo. Allora un tavolo per due all'aperto per stasera. A che ora?

- Alle otto.

+ Mi dispiace, ma alle otto è tutto pieno. Le va bene alle nove?

- Va bene.

+ Mi può dire il suo nome?

- Mi chiamo Dario Conti.

+ Mi può dare anche un recapito telefonico?

- Certo. Il numero del mio telefonino è 3376586902

+ Benissimo. Allora a stasera!

- Grazie mille. A più tardi.

PER COMUNICARE

È possibile prenotare un tavolo per due persone per stasera?

Vorrei prenotare un tavolo per domani a pranzo...

All'interno / all'aperto

Avete un menù degustazione?

Avete piatti per celiaci / vegetariani / vegani?

È solo ristorante o fate anche la pizza?

Tipologie di ristoranti

Sai qual è la differenza tra ristorante, trattoria e osteria?

Guarda questo video

E che cos'è una pizzeria, una paninoteca, una tavola calda?

Le immagini di quest'articolo ti possono aiutare a capirlo.

GRAMMATICA

Ricorda sempre che se non conosci qualcuno devi usare la forma di cortesia (cioè devi dare del Lei).

Con il tu Con il Lei
Scusa Scusi
Ascolta Ascolti
Senta Senti
Mi puoi dare il tuo numero di telefono? Mi può dare il Suo numero telefono?
Come ti chiami? (tu) Come si chiama? (Lei)

2. Al ristorante

Che cosa desiderate?
Ascolta e leggi il dialogo.

A. Buongiorno signori, che cosa desiderate?  

B. Buongiorno! Io prendo solo un primo.

C. Sei a dieta?

B. No, ma non prendo quasi niente a pranzo, io.

A. Anche Lei vuole solo un primo, signore?

C. No, io vorrei il menù a prezzo fisso. Che cosa avete oggi nel menù?

A. Allora, come antipasti abbiamo: prosciutto di parma e parmigiano reggiano, bresaola con rucola e parmigiano, e caprese con mozzarella di bufala.

C. Come antipasto vorrei la bresaola con rucola e parmigiano.

A. Benissimo. Come primi abbiamo: spaghetti alle vongole, ravioli di ricotta e spinaci con pomodoro fresco, gnocchi al gorgonzola e noci e tagliatelle con funghi porcini.

B. Io vorrei gli spaghetti alle vongole.

C. Io invece vorrei le tagliatelle con funghi porcini.

A. Ok. Come secondo abbiamo: bistecca ai ferri, baccalà alla veneziana e scaloppine con limone. Se volete anche il contorno, abbiamo l'insalata verde, l'insalata mista e le patatine fritte.

C. Benissimo, io prendo la bistecca con l'insalata verde.

A. Ok. Come dessert abbiamo la cassata siciliana, il tiramisù e la torta di mele.

C. Vorrei il tiramisù.

A. E Lei, vuole anche il dessert?

B. Sì, grazie. Un tiramisì anche per me.

A. Benissimo. Da bere?

B. Io vorrei il vino rosso. O forse meglio una birra alla spina.

C. Io mezza minerale, per piacere.

A. La preferisce gasata o naturale?

C. Naturale.

A. A posto, allora.

….

B. Cameriere, scusi, manca un cucchiaino per il caffè.

A. Glielo porto subito. Altro?

B. Sì. Ci può portare il conto, per favore? Voglio offrire io perché è il mio compleanno.

A. Tanti auguri! E Lei desidera qualcos'altro?

C. Sì, un caffè corretto per me, grazie.

PER COMUNICARE

Posso aver il menù?

Che cosa desidera / desiderate come primo?

Come primo vorrei / desidero...

Come secondo vorrei / desidero...

Come contorno vorrei / desidero...

Da bere vorrei / prendo...

Desidera qualcos'altro?

No, grazie, nient'altro.

Mi può portare il conto, per favore?

Il menù                  
Il menù a prezzo fisso
L'antipasto
Il primo
Il secondo
Il contorno
Il dessert
Il digestivo
Il conto
Il resto
La mancia

Ora guarda questo video per ripassare le espressioni utili da usare al ristorante

Guarda quest'altro video per ampliare il lessico sul ristorante

Studia il lessico

Il tavolo    
La sedia
La tovaglia
Il tovagliolo
La forchetta
Il coltello
Il cucchiaio
Il cucchiaino
Le posate
Apparecchiare la tavola
Sparecchiare la tavola
Il piatto piano
Il piatto fondo
Il bicchiere
Il calice
La bottiglia
Il cuoco /lo chef
Il pizzaiolo
Il cameriere

Ora visita questo sito dove puoi trovare alcuni piatti famosi della cucina italiana

Prova a immaginare di essere in un ristorante italiano. Che cosa ordineresti al cameriere?

Come primo  vorrei...

Come secondo prendo...

Da bere vorrei...

...

3. La città

Studia il lessico sulla città. 
La mia città: Benevento.
           
Ascolta e leggi il testo
Vivo a Benevento da tutta la vita. È piccola città di poco più di sessantamila abitanti, tranquilla e sicura.

Il centro storico della città è veramente carino. La mia città infatti vanta un patrimonio artistico e archeologico notevole. Il monumento più famoso è sicuramente l'Arco di Traiano, un arco romano che ha quasi duemila anni! C'è anche un teatro romano bellissimo che a volte ospita concerti e spettacoli. Oltre ai monumenti dell'epoca romana, in centro ci sono tanti altri palazzi antichi di varie epoche. E poi ci sono ben due fiumi con diversi ponti che collegano i diversi quartieri della città.

Secondo me, la qualità della vita è abbastanza buona. Ci sono molti negozi e supermercati in vari punti della città, una pista ciclabile immersa nel verde e un bel parco che a volte offre interessanti attività ludiche per i bambini. Naturalmente non tutto è perfetto. Ad esempio i mezzi pubblici funzionano solo fino ad una certa ora e ci sono pochissimi taxi. È un vero problema spostarsi la sera se non hai la macchina.

Benevento non è proprio famosa per la dolce vita, ma comunque ci sono tanti bar carini, pub e ristoranti tipici non troppo cari. Ci sono anche locali dove si può ballare e alcuni teatri. Purtroppo in città c'è un solo cinema con una sola sala. I due cinema più grandi sono a pochi chilometri di distanza, ma se non hai la macchina...

Un altro problema di Benevento è che manca un aeroporto e i collegamenti ferroviari sono piuttosto carenti. Per arrivare all'aeroporto di Napoli, il più vicino, ci vogliono quasi due ore anche se è solo a ottanta chilometri di distanza!

PER COMUNICARE

La mia città è

bella / brutta

moderna / antica

tranquilla / caotica

silenziosa / rumorosa

economica / cara

Nella mia città c'è una pista ciclabile
Nella mia città ci sono due fiumi
Nella mia città manca un aeroporto
Nella mia città mancano    
teatri e cinema

La qualità della vita della mia città è buona / La vita nella mia città è piuttosto noiosa

Il principale problema della mia città è il traffico / l'inquinamento...

GRAMMATICA

I verbi esserci, volerci e mancare

Nella mia città c'è una discoteca fantastica Nella mia città ci sono molti ristoranti tipici
Per andare a Roma ci vuole un'ora Per andare a milano ci vogliono sei ore
Nel mio quartiere manca un grande supermercato Nel mio quartiere mancano palestre e cinema

C'è + singolare

Ci sono + plurale

Manca + singolare

Mancano + plurale

Ci vuole + singolare

Ci vogliono + plurale

Plurale delle parole che finiscono in -co e -go

Le parole che terminano in -co e -go possono formare il plurale maschile in -chi e -ghi oppure in -ci e -gi.

Le parole con l'accento sulla penultima sillaba di solito hanno il plurale in -chi e -ghi:

antico ▶ antichi
albergo ▶ alberghi
fungo ▶ funghi
fuoco ▶ fuochi
lago ▶ laghi
gioco ▶ giochi

Le parole con l'accento sulla terzultima sillaba di solito hanno il plurale in -ci e -gi:

tipico ▶ tipici
medico ▶ medici
monaco ▶ monaci
psicologo ▶ psicologi
archeologo ▶ archeologi
equivoco ▶ equivoci


Le eccezioni sono poche e tra le più diffuse ricordiamo:

amico ▶ amici
greco ▶ greci
nemico ▶ nemici
porco ▶ porci
analogo ▶ analoghi
arcipelago ▶ arcipelaghi
catalogo ▶ cataloghi
dialogo ▶ dialoghi
naufrago ▶ naufraghi

Esistono delle parole che presentano entrambe le forme di plurale -ci / -chi, -gi / -ghi.
Le più comuni sono:

stomaco - stomaci/stomachi 
antropofago - antrofagi/antropofaghi
achirurgo - chirurgi/chirurghi

Parole con pluarle invariabile

Ci sono parole che non cambiano al plurale, o perché finiscono con una consonante (di solito parole straniere come bar, sport, computer, e-mail) o perché sono parole accorciate come la bici (di bicicletta), la foto (di fotografia), il cinema (di cinematografo):
Singolare Plurale
Il bar I bar
Il pub I pub
Lo sport Gli sport
Il computer I computer
Il mouse I mouse
L'e-mail Le e-mail
La moto Le moto
La bici Le bici
L'auto Le auto
Il cinema I cinema

4. Indicazioni stradali

Leggi i minidialoghi. 

Ora completa le frasi scegliendo l'aternativa corretta.

 a - in corso Mameli al n. 10.
1 - Il cinema Ariston si trova ...  b - in via Mazzini, 25.
 c - al n. 5 di viale della Repubblica. 



a - girare a sinistra.
2 - Per via Cavour si deve ... b - andare diritto. 
c - all’incrocio girare a sinistra. 



a - è zona pedonale.
3 - Non si può arrivare in piazza Garibaldi con la macchina perché ...  b - ci sono lavori in corso. 
c - c’è il senso unico.

Soluzioni

1 -B

2-C

3-C

5. Senta, scusi... Senti, scusa...

Ascolta e leggi questi dialoghi in cui si danno indicazioni stradali

Quali sono i dialoghi formali e quali quelli informali?

Dialogo 1

Scusi, è questa la fermata del 9?

Sì, ma dove deve andare?

All’ospedale.

No, allora la fermata è quella davanti all’edicola, perché da questa parte si va alla stazione.

La ringrazio.

Di niente.

Dialogo 2

Scusa, mi sai dire dove vendono i biglietti per l’autobus?

Sì, al tabacchi accanto alla farmacia.

Quello con l’insegna rossa.

No, quella è una pasticceria. Il tabacchi è sulla destra.

Ah, ho capito, grazie.

Prego, figurati.

Dialogo 3

Mi scusi, mi sa dire dove posso trovare un bancomat?

Sì, ce n’è uno qui vicino. Deve attraversare la piazza e prendere la prima a destra. È all’inizio della via.

È quello vicino al museo?

Sì, è proprio quello.

Ah, ci sono già stato ma non funziona.

Allora c’è un’altra banca in fondo alla strada, di fronte alla chiesa di S. Carlo.

Ah, grazie mille.

Di nulla, arrivederci.

Dialogo 4

Senta, scusi, mi sa dire dov’è l’ufficio informazioni turistiche?

Non so, mi dispiace, può chiedere al vigile.

Grazie.

Dialogo 5

Mi scusi, sa dov’è l’ufficio informazioni?

Deve prendere la prima strada a destra. In fondo c’è una grande piazza, dove c’è il mercato...

Ah, sì, Piazza delle Erbe.

Sì, esattamente. L’ufficio informazioni è proprio in mezzo alla piazza.

 

Tutti i dialoghi sono formali tranne il 2.

 

PER COMUNICARE

Espressioni utili per chiedere informazioni

Scusi, è questa la fermata del 9 / la stazione centrale/ la fermata della metropolitana per andare a ...? (formale)

Scusa, mi sai dire dove....? (informale)

Mi scusi, sa dov’è...? (formale)

Nei dialogli formali troviamo il verbo alla terza persona. 

Inoltre fai attenzione all'uso di sentire e scusare nei dialoghi formali e informali.

Informale: Senti  - Scusa

Formale: Senta - Scusi

6. Il Futuro

Ascolta e leggi l'intervento di una ragazza per il programma Ho deciso, cambio vita.
I progetti di Milena
Presentatore: Buongiorno a tutti. Oggi nel nostro programma Ho deciso, cambio vita sentiremo quali sono i progetti futuri di Milena, una ragazza di trentacinque anni, originaria di Apice, un piccolo paesino vicino a Benevento e attualmente residente a Milano. Allora Milena, raccontaci quali cambiamenti ci saranno nella tua vita prossimamente.
Milena: Ciao a tutti. Prima di tutto vi spiego come è stata la mia vita fino ad ora. Vivo a Milano da dieci anni. Sono venuta qui per lavoro. Faccio la segretaria in un grande studio di avvocati. All'inizio il lavoro mi piaceva, ma ora lo trovo un po' ripetitivo e poi c'è un altro problema. Il mio ex fidanzato lavora come avvocato nello stesso studio e incontralo ogni giorno mi fa male. Mi ha lasciato lui!
Un mese fa ho preso una decisione drastica: in maggio, fra due mesi, lascerò Milano e  tornerò al mio paesino. Questa settimana darò le dimissioni e contatterò un'agenzia immobiliaria per vendere il mio appartamentino. Poi farò le valige e via...
Ad Apice i miei genitori hanno una piccola trattoria. Hanno una certa età e volevano venderla. Li ho fermati. Mi occuperò io della trattoria. Userò i miei risparmi per rimodernare la cucina e cambiare l'arredamento della sala. Sono sempre stata appassionata di cucina. Certo una cosa è cucinare per due e un'altra è occuparsi di un ristorante. Vedremo... 
Ho bisogno di novità nella mia vita! Ho un po' paura per tutti questi cambiamenti, ma spero di farcela. 
Presentatore: Grazie Milena per aver raccontato ai nostri ascoltatori i progetti che hai. Sono sicuro che una ragazza così determinata come te riuscirà a realiizzare i suoi sogni. In bocca al lupo!
Milena: Crepi! Grazie a voi per avermi ospitata. 

PER COMUNICARE

Parlare di progetti futuri o desideri

Tra un anno/due anni, ecc. andrò a vivere per un po' di tempo a Londra.

Prima o poi lascerò il mio lavoro attuale e aprirò un'attività tutta mia.

Un giorno mi iscriverò a un corso di giapponese

Il verbo pronominale farcela

Il verbo  farcela è un verbo pronominale che significa avere successo in qualche cosa, riuscire a fare qualche cosa, essere capace di fare qualcosa.

Ho ripetuto l'esame molte volte, ma alla fine ce l'ho fatta. (...finalment ho vaig aconseguir).

- Vuoi un aiuto con la valigia. + No, non ti preoccupare, ce la faccio da solo. (...ja puc jo sol)

Nella forma negativa a volte significa essere stanco di una situazione pesante.

Non ce la faccio più! (No puc més)

Coniugazione del verbo pronominale farcela

Nei tempi semplici il verbo farcela si coniuga come il verbo fare preceduto dalle particelle pronominali "ce la": io ce la faccio, tu ce la fai, lui ce la fa, ecc....io ce la farò, tu ce la farai, ecc.

Nei tempi composti, come il passato prossimo si usa l'ausiliare "avere" e la seconda particella pronominale "la" si apostrofa e il participio concorda con quest'ultima: io ce l'ho fatta, tu ce l'hai fatta

GRAMMATICA

Il futuro semplice

Usiamo il futuro semplice per indicare un'azione che deve ancora succedere rispetto a quando parliamo o scriviamo: Domani andrò al cinema con il mio ragazzo

Usiamo il futuro semplice per esprimere: 

  • Un progetto futuro: Io andrò a studiare in Inghilterra. 
  • Una previsione: Il due aprile pioverà. 
  • Una promessa: Ti giuro che ti restituirò i soldi che mi hai prestato. 
  • Un'incertezza, un dubbio: Non credo che Marco verrà alla festa. 

Per indicare azioni future in molti casi è possibile usare anche il presente:

Domani andrò al cinema con il mio ragazzo > Domani vado al cinema con il mio ragazzo

Coniugazione del futuro semplice

Il futuro dei verbi regolari
Verbi in -are Verbi in -ere Verbi in -ire
lavorare prendere partire
io lavor - erò prend - erò part - irò
tu lavor - erai prend - erai part - irai
lui / lei / Lei lavor - erà prend - erà part - irà
noi lavor - eremo prend - eremo part - iremo
voi lavor - erete prend - erete part - irete
loro lavor - eranno prend - eranno part - iranno

Il futuro dei verbi irregolari essere e avere
Essere Avere
io sarò avrò
tu sarai avrai
lui / lei / Lei sarà avrà
noi saremo avremo
voi sarete avrete
loro saranno avranno

Altri verbi irregolari
Verbo Futuro
andare andrò
bere berrò
cadere cadrò
dare darò
dire dirò
dovere dovrò
fare farò
potere potrò
rimanere rimarrò
sapere saprò
stare starò
vedere vedrò
venire verrò
vivere vivrò
volere vorrò

7. Se, se, se...Il periodo ipotetico della realtà

Ascolta e leggi il dialogo

In campagna proprio no!

- A me quest'idea di cambiare casa, lasciare la città ed andare a vivere in campagna non mi piace proprio!

+ Ma perché sei contraria? Se andiamo a vivere in campagna, spenderemo molto meno per l'affitto.

- Sì, ma se vivremo fuori città, avremo bisogno della macchina per spostarci la sera tardi. E io la macchina non ce l'ho!

+ Te la posso prestare io quando ti serve. E poi, se rispiarmiamo sull'affitto, potremo comprarci una seconda macchina.

- Se...se...se...Se vuoi andare a vivere in campagna, vacci da solo. Io non ci vengo!

GRAMMATICA

Periodo ipotetico del primo tipo: realtà – certezza.

Si usa quando siamo certi delle conseguenze di qualcosa. Si forma con:

indicativo presente + indicativo presente:

– Se mangi troppo, ingrassi.

– Se non studio, non supero l'esame.

indicativo futuro + indicativo futuro:

– Se non tornerò a casa alle dieci, mio padre si arrabbierà.

– Se andrò a Milano, visiterò sicuramente il famoso duomo. 

indicativo presente+ indicativo futuro:

– Se andiamo a vivere  in campagna, risparmieremo molti soldi.

– Se non prendo la patente ora, non la prenderò più.

indicativo presente + imperativo:

– Se vieni a Roma, chiamami.

– Se non hai fame, non mangiare!